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La strada per portare il veleno d’api sulle cellule da curare o per la diagnostica attraverso le immagini vede protagoniste le nanotecnologie e dunque le nanoparticelle. Pioniere degli studi per veicolarlo (più precisamente la sua componente attiva: il peptide melittina), è il professore in nanomedicina Dipanjan Pan, attualmente direttore del Laboratorio per i Materiali in Medicina (MatMed Lab.) presso la Pennsylvania State University.

Qui di seguito l’articolo completo, pubblicato dalla nostra Associazione sulla rivista Apinsieme.

 veleno d’api e nanoterapie