Il rapporto 2021 della ricerca agronomica condotta nell’ambito del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) indica i fiori come ambiente fondamentale dell’attività dei simbionti microbici degli imenotteri

Il ruolo delle sostanze presenti nei fiori, centri della trasmissione microbica nell’ambito degli apoidei autoctoni, è stato oggetto di indagine da parte dei ricercatori statunitensi nel 2021.

La sopravvivenza degli apoidei autoctoni dipende dai simbionti microbici presenti nel polline. I microbi sono fondamentali per lo sviluppo delle larve di diverse specie di imenotteri, ma mancano informazioni dettagliate sui vari meccanismi e fattori chiave che determinano questa interazione. Gli scienziati dell’USDA hanno dimostrato che i fiori fungono da siti di raccolta e rilascio di batteri e lieviti benefici per gli apoidei.

Le comunità microbiche pre-digeriscono i granelli di polline destinati alle larve, questi microbi simbionti funzionano in modo molto simile a quelli presenti all’interno del rumine dei bovini in quanto consentono l’accesso ad amminoacidi e lipidi che altrimenti non sarebbero disponibili per le larve. E’ stato inoltre dimostrato che queste comunità microbiche non sono specifiche di determinate specie di impollinatori, ma sono invece ampiamente condivise tra le varie specie di apoidei.

I meccanismi di trasmissione sono mediati dai fiori che assicurano che i gruppi microbici fondamentali siano ospitati abbastanza a lungo da essere ampiamente distribuiti tra le popolazioni di impollinatori.

Questa interazione è di fondamentale importanza per l’agricoltura perché api di diverse specie sono essenziali per l’impollinazione, la fecondazione, l’allegagione e lo sviluppo dei frutti.