api zeroIntorno al 600 dopo Cristo un matematico indiano definisce lo “zero” che non è per niente un “niente” ma un elemento fondamentale per il calcolo.  Lo scienziato lo rappresenta con un simbolo e propone un’aritmetica comprendente i numeri negativi e lo zero.  Più in là, a Damasco, allora capitale dell’Islam, si diceva che oltre il fiume Indo c’erano matematici raffinati che utilizzavano un sistema di numerazione superiore a ogni altro per praticità ed efficacia che si fondava su nove cifre più lo zero.  Tant’è utile questo sistema che il mondo islamico adotta questa concezione che altro non è che quella che oggi impiega tutto il mondo.  La novità arriva nell’Europa continentale verso il 1200 con l’italiano Fibonacci, grande matematico pure lui, che l’aveva acquisito in Algeria.

Tutto ciò per sottolineare il determinante ruolo di questo numero, la sua complessità, la sua tardiva comparsa in Europa e l’importanza del contagio scientifico che va oltre l’appartenenza a cittadinanza o credo.

Nonostante la difficoltà del concetto zero, è noto che alcuni vertebrati (alcune specie primati e di pappagalli) possiedono da capacità di comprenderlo.  Non si sapeva però che anche le api sono in grado di farlo.  Da ciò deriva che questa straordinaria abilità si è sviluppata indipendentemente in specie animali molto lontane dal punto di vista tassonomico.

La prestigiosa rivista Science ha recentemente pubblicato i risultati del lavoro di un gruppo di ricercatori australiani e francesi.  Attraverso una serie di complesse prove in cui alle api venivano mostrate immagini con poche o molte macchie oppure senza di esse, i ricercatori hanno dimostrato che le api capiscono che zero è meno di due o tre e sanno distinguere tra uno e zero.

Che significa questo a livello evolutivo?  E’ altamente probabile che queste abilità numeriche (simili a quelle di un bambino in età pre-scolare!) vengano impiegate per avere una migliore percezione dei predatori e delle risorse alimentari.  Inoltre, è verosimile che queste capacità siano più frequenti di quanto si pensi nel mondo animale considerato che anche un insetto ne è dotato.

Bibliografia

Howard S., Avarguès-Weber A., Garcia J., Greentree A., Dyer A., 2018. Numerical ordering of zero in honey bees. Science 360: 6393, pp. 1124-1126.  www.sciencemag.org/news/2018/06/bees-understand-concept-zero 

a cura della dr.ssa Beti Piotto, agronoma, membro dell'Associazione Italiana Apiterapia e dell'Accademia Italiana di Scienze Forestali