ape regina1L’ape regina ha come unica missione quella di assicurare il continuo rinnovo dei membri della sua famiglia. La vita dell’alveare dipende completamente dalla deposizione delle sue uova!

Durante la bella stagione e nel pieno della sua forma fisica una regina è in grado di deporre più di 2000 uova al giorno: più o meno un uovo al minuto! Per arrivare a queste incredibili prestazioni, l’ape regina è nutrita dalle sue ancelle e per tutta la vita con pappa reale. Lei diventa l’oggetto di continue attenzioni e cure da parte della sua corte.

L’ape regina è morfologicamente diversa dalle operaie; il suo torace è più largo, la sua lunghezza varia dai 17 ai 20 mm., mentre le operaie misurano 14-15 mm. La maggiore lunghezza è dovuta al suo addome molto sviluppato in quanto deve contenere l’apparato genitale pieno di uova. Il suo corpo presenta delle ghiandole importantissime: quelle tergali e quelle mandibolari. Esse secernono i feromoni ed altre secrezioni che costituiscono la “sostanza reale”, che attrae le “sorelle” api e le rende sue fedeli suddite.

tipologia-di-apiLa regina vivrebbe 4 o 5 anni se non fosse per l’inquinamento ambientale che riduce la sua vita della metà. Quando le api desiderano una nuova sovrana allevano un uovo in una cella reale, a forma di “dito”, lasciano uscire la larva ed incominciano a nutrirla soltanto con pappa reale, secreta dalle ghiandole ipofaringee presenti sul capo delle operaie. Nell’alveare però c’è spazio per una sola regina; perciò appena nata la nuova sovrana localizza le altre celle reali ed uccide le rivali, siano esse larve o ninfe. Nel giro di qualche giorno la vergine farà il volo nuziale per essere fecondata da più maschi (i fuchi) e quando il suo addome (spermoteca) sarà pieno di uova, rientrerà nel nido dal quale non uscirà più.

Trascorso qualche giorno dalla fecondazione la regina incomincia a deporre le uova da cui nasceranno api operaie (uova fecondate) e fuchi da uova non fecondate deposte in celle più grandi. Un gruppo di api operaie segue e circonda costantemente la regina, nutrendola, pulendola e vegliando di continuo su di lei.

Tre giorni dopo la deposizione l’uovo si schiude ed incomincia lo stadio larvale, al nono giorno le larve, alimentate dalle api nutrici, sono ormai grandi e le operaie chiudono la loro cella con la cera (si dice che la opercolano) e così la larva, nei giorni successivi si trasforma in ninfa. Otto giorni dopo la nuova ape buca l’opercolo e nasce, uscendo un po “sgualcita” dalla celletta ! Nell’alveare la covata rappresenta il potenziale di uova deposte dalla regina, a qualunque stadio essa si trovi.

I maschi, più fragili e pelosi delle operaie nascono solo in primavera ed in una colonia sono poco più di un centinaio. Il loro compito principale è la fecondazione della regina, ma servono anche per tenere calda la covata con il loro corpo più grosso ed anche per deumidificare il miele ventilandolo con le loro ali. Quelli che fecondano la regina muoiono subito, in quanto il loro apparato genitale viene strappato durante l’accoppiamento.

Incapaci di bottinare, i fuchi si nutrono delle riserve di miele presenti nell’alveare e in autunno, quando il cibo incomincia ad essere meno abbondante, vengono uccisi o espulsi dall’alveare dalle api operaie e destinati a morire di stenti.

A PROPOSITO DI PAPPA REALE

pappa realeLa pappa reale è una curiosità biologica della natura, una sostanza unica al mondo nonché la più preziosa dell’alveare. Conosciuta fin dall’antichità per i suoi principi nutritivi ed anche per le numerose proprietà terapeutiche.

Si tratta di una secrezione ghiandolare che le api nutrici producono per le larve ma anche per l’ape regina, che, grazie a questo concentrato di risorse, vive fino a 5 anni!

Contiene quasi tutte le vitamine, ma anche proteine, zuccheri e sali minerali. L’apicoltore riesce a raccoglierne appena mezzo chilo a stagione, stimolando con tecniche particolari la creazione di nuove regine.

Come dimostrato in alcuni studi effettuati si può utilizzare per:

  • rinforzare il sistema immunitario e tenere sotto controllo raffreddori ed influenza che possono creare complicazioni in soggetti affetti da bronchite, asma o allergie
  • abbassare il colesterolo (10-20%)
  • riequilibrare il sistema digestivo anche in presenza di ulcere e disbiosi
  • migliorare i dolori artritici, il mal di schiena e l’osteoporosi
  • diminuire i fastidi della cistite
  • gestire in modo migliore stress e depressione
  • diminuire mal di testa e disturbi del sonno
  • nell’Alzheimer in quanto fonte naturale di acetilcolina, neurotrasmettitore presente nel corpo umano ma che scarseggia nelle persone malate di demenza
  • stimolare le prestazioni intellettuali in quanto contiene tutte le vitamine del gruppo B e gli oligoelementi come fosforo e magnesio.

Meglio se consumata fresca, è una bomba energetica preziosa per chi studia e per chi lavora.