di Beti Piotto
Il glifosato è il diserbante sistemico di post-emergenza più impiegato al mondo. E’ assorbito dalle piante principalmente per via fogliare e successivamente traslocato in ogni altra posizione dei vegetali attraverso il floema. Oggi è riscontrabile in molti cibi, nell’acqua, nell’aria e, in alcuni casi, nell’urina umana (C. Gillezeau et al., Environ. Health 18, 2,2019).
Il glifosato è commercializzato come non letale per i vertebrati, tuttavia, un numero crescente di studi ha riportato effetti fisiologici e comportamentali dannosi, anche se non letali, sulle api. Purtroppo i meccanismi per cui la sostanza chimica colpisce le quasi 20.000 specie di apoidei rimangono poco conosciuti.
Studi recentemente condotti da un team di ricercatori tedeschi e neozelandesi (Weidenmüller et al., 2022) hanno studiato gli effetti dell’esposizione a lungo termine del glifosato sui bombi e sono arrivati alla conclusione che il diserbante condiziona i bombi non solo indirettamente, perché riduce la disponibilità di vegetazione con fiori, ma anche direttamente perché altera una procedura di comportamento collettivo come è la capacità della colonia di mantenere la temperatura idonea per la covata, particolarmente durante i periodi di disponibilità limitata delle risorse.
Va ricordato che il mantenimento della temperatura dell’alveare è fondamentale per la sopravvivenza della colonia ed è il fattore più importante nello sviluppo della covata. Va inoltre rammentato che gli apoidei hanno una fisiologia simile nonostante il loro comportamento sociale sia diversificato.
FONTE: ,Issue 6597, pp.1122-1126 Glyphosate impairs collective thermoregulation in bumblebees. Science. Vol 376DOI: 10.1126/science.abf7482