Saqqara è una vasta necropoli situata a 30 km a Sud della città del Cairo, Egitto. Nel 2016, vicino alla piramide di Unas, è stato scoperto un luogo di lavoro destinato allʼimbalsamazione che risale alla 26ma dinastia egiziana (664-525 a.C.).

Nella dotazione del laboratorio cʼerano 121 contenitori con resti di diverse sostanze: il contenuto di una trentina di essi è stato sottoposto ad analisi e recentemente sono stati pubblicati i risultati.

Le ricerche confermano che la mummificazione era un processo lungo, complesso e richiedeva numerose e specifiche sostanze.

Le “etichette” dei contenitori hanno fornito i nomi delle sostanze per lʼimbalsamazione nonché le indicazioni per il loro impiego come ad esempio: “da mettere sulla testa”, “per imbibire le bende”, “rimuove odori sgradevoli”, “riduce lʼumidità della pelle”, ecc…

Gli imbalsamatori egizi, anche senza conoscere lʼesistenza dei microrganismi che aggrediscono i tessuti morti, sapevano bene quali sostanze mettere sulla pelle per preservarla. In sintesi il ruolo della cera dʼapi nel processo di imbalsamazione

L’articolo completo, scritto dai nostri Beti Piotto e Aristide Colonna e pubblicato sulla rivista l’Apis di dicembre, lo trovate qui di seguito allegato. Buona lettura!

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