Esperienza effettuata presso l’ospedale di Lomé

ATTIPOU K.*, ANOUKOUM T. * *, AYITE A. *, MISSOHOU K. *, JAMES K. *

ferita1ABSTRACT
Uno studio prospettico è stato effettuato da gennaio 1992 a dicembre 1993 con l’obiettivo di testare l’efficacia del miele su piaghe di diversa natura.
Il gruppo era formato da 79 malati, di cui 46 uomini, 33 donne di età media dai 22,3 anni ai 69 anni.
Gli autori presentano i risultati preliminari di questo studio.

INTRODUZIONE
Il miele è stato utilizzato per il trattamento delle piaghe fin dall’antichità ed è ancora attualmente diffuso nei paesi africani e indo-pakistani, dove le piaghe infette costituiscono un problema prioritario per la salute delle popolazioni che abitano le zone rurali.
La svalutazione del denaro, il ridotto potere di acquisto hanno costretto a ricorrere a questo metodo di trattamento, semplicemente per diminuire le spese, molto onerose, delle cure tradizionali per le piaghe. Riportiamo in questo lavoro i risultati preliminari del nostro studio.

MATERIALI E METODI

Pazienti: Vedi tabella 1

TABELLA I: SESSO ED ETA’ DEI PAZIENTI.

1-10 ANNI

M – F

11-20 ANNI

M – F

21–30 ANNI

M – F

31-40 ANNI

M – F

41-50 ANNI

M – F

51-60 ANNI

M-F

61-70 ANNI

M – F

11 – 6 12 – 3 7 – 4 3 – 6 3 – 9 4 – 4 6 – 1
17 15 11 9 12 8 7

M=maschi F=femmine

La natura delle piaghe era di diverso tipo vedi tabella 2; la superficie media delle piaghe trattate è stata di 61 cm2.
L’aspetto delle piaghe trattate è stato molto variabile dalle piaghe più difficili, alle lesioni più o meno pulite.

TABELLA 2: NATURA DELLE PIAGHE TRATTATE.

Natura delle piaghe Numero di casi %
Fascite necrotizzante

Cancrena delle articolazioni

Ustioni

Ulcera tropicale alle gambe

Ulcera diabetica alle gambe

Ulcera malleolare drepanocitica

Piaga traumatica delle braccia

Piaga infettata in ospedale

Postumi da decubito

10

9

6

9

6

11

9

15

24,05

11,39

7,6

11,39

7,6

13,91

11,39

Totale 79 100%

*Dipartimento di chirurgia viscerale e generale CHU-Tokoin – Togo
**Dipartimento di urologia B – CHU Lomé-Tokoin – Togo

TABELLA 3: FATTORI DI RISCHIO.

DIFETTI NUMERO DI CASI %
Diabete

Obesità

Denutrizione

Infezione HIV

9

6

11

9

11,39

7,59

13,39

11,39

Totale 35 43,30

Nella tabella qui sopra sono riepilogati i fattori di rischio che contribuiscono allo sviluppo delle piaghe.

METODI

Il miele è stato versato, in maniera omogenea, sulle piaghe, precedentemente pulite con soluzione fisiologica. Alcune compresse di garza imbevute nel miele sono state inserite negli anfratti della piaga. Poi sono state ricoperte da compresse di garza sterili ed asciutte. La medicazione è stata eseguita ogni giorno. Sul piano batteriologico sono stati fatti dei prelievi all’inizio del trattamento con dei tamponi, uno destinato alla ricerca e l’altro per l’analisi diretta.

RISULTATI

1° Sul piano clinico
L’evoluzione delle piaghe è stata seguita dalla loro misurazione tutte le settimane. Da questa osservazione si è evinto che la cicatrizzazione è avvenuta in circa 5-7 settimane dopo l’inizio del trattamento. In effetti il tempo di cicatrizzazione varia a seconda della natura, dello stato, della localizzazione e della superficie della piaga. Ebbene le bruciature cicatrizzano più rapidamente che le altre piaghe 14 e 30 giorni rispettivamente. Le piaghe infette si sono cicatrizzate in circa 46 giorni. Le piaghe atone, le ulcere cutanee (fagedeniche, diabetiche e da anemia falciforme) degli arti inferiori cicatrizzano più lentamente che le piaghe non infette 37 e 14 giorni rispettivamente.

2° Sul piano batteriologico
I prelievi batteriologici sono stati realizzati all’inizio del trattamento e ogni 15 giorni. I germi e batteri isolati sono stati spesso l’Escherichiacoli, lo pseudomonas aeruginosa, lo stafilococco aureo e il citrobacter. I prelievi positivi diminuiscono durante il corso del trattamento con il miele vedi tabella 4.

TABELLA 4: BATTERI ISOLATI DURANTE IL TRATTAMENTO.

 

Battere isolato

Inizio del trattamento Dopo 15 giorni di trattamento Dopo 30 giorni di trattamento Dopo 45 giorni di trattamento
Escherichia coli

Pseudomonas aeruginosa

Staphylococcus aureus

Staphylococcus albicans

Citrobacter

Streptococcus beta emolitico gruppo A

Streptococcus fecali

Proteus mirabilis

Enterobacter

24

21

19

6

6

5

5

4

2

11

9

6

1

1

3

1

2

1

6

2

3

0

0

0

0

1

0

0

0

1

0

0

0

0

0

0

Totale 92 35 12 1

 DISCUSSIONE

Le virtù cicatrizzanti del miele sono dovute alle sue proprietà fisiche, chimiche ed enzimatiche.
Il miele per la sua saturazione in saccarosio ha una pressione osmotica troppo bassa e per questo inibisce la crescita batterica. Questa azione dimostrata da HERSAG e MONTENEGRO (3) è alla base del trattamento delle piaghe con il miele. Questa pressione provoca un riassorbimento dell’edema perilesionale e richiama localmente i macrofagi che favoriscono la pulizia delle piaghe.

Un aumento secondario dei fibroblasti, produttori del collagene, favorisce una cicatrice di buona qualità. Oltre a questa attività fisica, il miele contiene un principio attivo battericida, l’inibina, identificata da WHITE nel 1962 (7) con la medesima funzione dell’acqua ossigenata prodotta sotto l’azione della glucosio ossidasi secreta dalle api durante la fabbricazione del miele. Una seconda sostanza è stata identificata da LAVIE (4) e potrebbe essere estratta dal miele tramite estrazione alcoolica a freddo. Queste virtù cicatrizzanti del miele trovano ampia indicazione nei trattamenti delle piaghe. KRUNITZ e ZAISS citati da VIAU (6) trattano le piaghe con il miele e con successo senza avere disinfettato precedentemente il tessuto malato.
EFEM a Calabar (2) ha trattato 59 piaghe di tutti i tipi e ha ottenuto dei risultati soddisfacenti, Salvo in quattro casi in cui la piaga si trovava sul corpo di una persona malata terminale di cancro.

BAZIRA in Burundi (1) ha trattato più di 100 piaghe con il miele, anche quelle resistenti ai trattamenti topici locali abituali. Egli ha constatato che questa apiterapia ha permesso una guarigione precoce sul tessuto precedentemente disinfettato e pulito.

SUBRAHMANYAM (5) ha utilizzato il miele nel trattamento di 52 bruciature e ha constatato che il tessuto si è ricostituito dopo circa 1 settimana di trattamento; in media la cicatrizzazione è avvenuta in 10-15 giorni.

CONCLUSIONI

Il nostro studio che prosegue attualmente nell’ospedale conferma il risultato di questi autori. Il miele aiuta la cicatrizzazione delle piaghe e la cura ha un prezzo moderato; il trattamento può essere inserito come cura nella nostra clinica ospedaliera per minimizzare le spese indotte dai trattamenti classici delle piaghe.

BIBLIOGRAFIA
1-BAZIRA L., NDAYSABA J., ILOBONIMANA E.
Traitement des plaies par le miel 40 observations.
Press. Med. 1992, 21, 1516-1518.
2-EIFEL S.E.E.
Clinical Observations on the wound healing properties of honey
Br. J. Surg. 1988., 75: 679-681
3-HERSAG L., MONTENEGRO J.
Traitement des plaies suppurées par application de Saccharose.
Nouv. Press. Med. 1982, 11:940.
4-LAVIE P.
Sur l’identification des substances anti-bactériennes présentes dans le miel.
C.R. Acad Sc. Fr., 1963, 256:1858-1960
5- SUBRAHMANYAM M. Tropical application of honey in treatment of burns.
Br. J. Surg. 1991, 78: 497-498.
6-VIAU F. Traitement des plaies, escarres et ulcères de jambe par le sucre cristallisé.
Sem. Hop., Paris, 1986,62: 2431-2435
7-WHITE J W., SUBERS M. H., SHEPARTZ A.I. The identification of inhibine.
Am. Bee Journ, 1962, 102: 430-431.

Traduzione a cura di Elena Angelucci, naturopata, consulente di apiterapia.