La sclerosi multipla (S.M.) è un’affezione particolare che richiede metodi di trattamento speciali. E’ dovuta al processo di demielinizzazione cronica della tunica della mielina, con possibili modificazioni rigenerative delle fibre nervose. A nostro giudizio oggigiorno il trattamento con veleno d’ape riunisce il meglio che si ha per il trattamento di questa infermità.

staff_sclerosi_multiplaGrazie al peptide MSD a 18 amminoacidi, la melittina, la fosfolipasi e l’attivazione del sistema ipotalamo-soprarenali e al fattore NGF (Rita Levi Montalcini) di “accrescimento del nervo”, possiamo riflettere su molte cose:

  1. Contenere l’evoluzione della S.M.
  2. Attenuare le modificazioni patomorfologiche della tunica mielinica
  3. potenziare l’effetto di rimielinizzazione
  4. influire favorevolmente sullo stato neurologico e migliorare la trasmissione nervosa per mezzo del percorso sinaptico
  5. attenuare la leucocitosi
  6. ridurre l’attività di infiammazione autoimmune
  7. migliorare il metabolismo ed il meccanismo immunitario
  8. restaurare le funzioni perdute
  9. curare la sindrome di fatica cronica
  10. migliorare lo stato fisico, l’umore ed eliminare i disturbi
  11. recuperare la sensibilità
  12. migliorare la coordinazione
  13. creare nuove possibilità fisiche
  14. inibire la degenerazione degli assoni.

sclerosimultipla1La S.M. si caratterizza dall’avere un’evoluzione clinicamente indefinita. Durante un corretto trattamento si può avere una crisi, dall’altra parte la fase di remissione può avvenire senza che si abbia alcun miglioramento.

Ci sono decine di cause, dirette e indirette, che concorrono alla comparsa ed evoluzione della S.M., tuttavia si possono suddividere in tre gruppi principali (Krilov 1988):

  1.  Predisposizione
    •  ereditaria
    • acquisita
  2. Fattori secondari
  3. Fattori causali.

C’è bisogno di tutti i tre i fattori affinchè si possa parlare di S.M. l’assenza di uno dei tre INIBISCE la possibilità di evoluzione della malattia.

In generale è una malattia che colpisce persone giovani e attive. Ai nostri giorni, l’incidenza della S.M. va aumentando in persone molto giovani. La difficoltà di arrivare ad una terapia unica e sicura, ha portato all’introduzione di nuovi metodi di trattamento. Nel trattamento della S.M. dovrebbero essere inseriti tutta una serie di specialisti: neurologi, psicologi, psicoterapeuti, urologi, fisiatri e molti altri.

L’APITERAPIA NEL TRTTAMENTO DELLA SCLEROSI MULTIPLA

MATERIALI E METODO: dall’anno 1992 a CHELYABINSK viene creato il primo centro russo per il trattamento e la riabilitazione per i malati di S.M. In tutto questo tempo si sono utilizzati farmaci rinomati o meno. Tuttavia in questo studio abbiamo usato l’APITOXINA. Nella nostra clinica investighiamo scientificamente l’influenza dell’Apitoxina nei disturbi neurologici e patomorfologici del tessuto nervoso e del sistema immunitario e sanguigno, in pazienti con S.M., tradizionalmente per attenuare l’infiammazione e il processo di demielinizzazione si usano farmaci di sintesi a base di ormoni: i corticosteroidi.

Con il veleno d’ape si raggiunge un effetto migliore grazie al peptide MSD e 401 che evitano la sindrome di astinenza e tutti gli effetti collaterali caratteristici dei CORTICOSTEROIDI .

Nella tabella si può vedere una comparazione tra corticosteroidi e veleno d’ape.

tabella sclerosi multiplaLa sperimentazione clinica seguita da I. KRIVOPALOV – MOSKVIN, S.ROZENFELD, E. VARNAVSKAYA, A. KRIVOPALOV, SVOBODA, CHELIABINSK (http://apimondiafoundation.org/foundation/files/267.pdf ) è durata 11 anni e ha visto coinvolti 1500 pazienti. Di questi, 300 hanno ricevuto almeno 5 trattamenti all’anno, durante i quali i pazienti ricevevano dalle 15 alle 20 punture d’ape. Di questi, 200 soggetti non hanno più presentato i sintomi di S.M., tutti i rimanenti ebbero risultati positivi con stabilizzazione della malattia e solo il 5-7% non ebbe alcun effetto clinico.

Questo articolo fa ben sperare che in un prossimo futuro, dove la medicina moderna venga integrata da quella naturale, anche questa malattia possa essere debellata.

Bibliografia: Krylov V. N. – Introduction to Apitherapy – Moscov, 1988.

a cura di dr. Aristide Colonna